Terapie Espressive e Disabilità

Disciplina sospesa tra il mistero insondabile della percezione sonora e dell’emozione che da, da una parte, e dall’altra la ricerca di evidenze dell’effetto esercitato dal suono e dalla musica sull’animo umano, la musicoterapia affonda le sue radici nella notte dei tempi, per affacciarsi alla vita moderna con un bagaglio straordinario di tecniche. Da sempre impiegata nel lavoro di accompagnamento clinico ed educativo di persone portatrici di disabilità, essa offre strumenti attivi e passivi, di esecuzione e di ascolto, di pratica strumentale o canora, alla portata di chiunque, accessibili all’essere umano in pressoché qualsiasi forma e condizione si trovi. La bellezza, il senso, la presenza, il benessere nel suono.

L’Arteterapia parte dalla produzione di manufatti artistici per creare percorsi personali di salute e benessere, sotto la guida di una figura esperta. I livelli sono molteplici: psico-pedagogico, biografico-famigliare, artistico-creativo, alla ricerca di uno sviluppo globale dell’essere umano. Temi liberi o prefissati, materiali selezionati: il processo è un tutt’uno col prodotto finale, a esplorare potenzialità e limiti, esperienze e vissuti in una relazione maieutica e accogliente. Esprimere senza le parole. Rendere visibile l’indicibile. Contattare l’immaginario personale. Connettere visione, attivazione cerebrale e investimento emotivo. Stimolando risposte innovative a desideri e bisogni. Creando con fantasia il proprio racconto visivo.

La drammaterapia mette in gioco mente e corpo in un processo di scoperta espressiva sotto la guida di una figura esperta. I livelli sono molteplici: psico-pedagogico, biografico-famigliare, artistico-creativo, alla ricerca di una crescita globale dell’individuo. Miti, leggende e fiabe; maschere, oggetti di scena, travestimenti. Parti e personaggi che diventano persone, e viceversa. In un’ottica riabilitativa, ci si focalizza non tanto sulla disabilità, ma sulle sue conseguenze e implicazioni. Vengono valorizzati il potenziale espressivo, le capacità e le risorse che la persona può sviluppare. Con un approccio sistemico, arricchire, rafforzare, rilanciare la relazione con gli utenti, sostenendo la progettualità degli operatori educativi o clinico-riabilitativi. Essere, imparare a fare, mettere in scena.

La danzamovimentoterapia fonde la tradizione della danza, antica quanto l'umanità, con una pratica di salute, di prevenzione e di aiuto alla persona da un punto sia psicologico che corporeo. Fin dagli albori della civiltà, il movimento associato alla musica fa fluire il legame sociale, anima le pratiche di presa in carico del dolore, celebra rituali interpersonali, nutre il benessere soggettivo. Enfasi massima sulla creatività individuale, che riesce comunque a trovare spiragli per articolarsi, anche in modi piccoli e semplici, anche nel limite psico-fisico. Coltivare la magia del movimento umano, nella globalità della persona che agisce e si muove. Esprimere, ‘mettere in forma’ da dentro di sé a fuori e viceversa - per crescere, scoprire, generare nuove forme di esperienza.

Sempre più frequente è la necessità di dare risposte concrete e puntuali ai bisogni di persone vittime di incidenti stradali o incidenti sul lavoro, o affette da patologie degenerative progressive, quali la sclerosi multipla, la distrofia muscolare, la sclerosi laterale amiotrofica - e, naturalmente, ai bisogni delle loro famiglie. Misconosciuto ai più, il mondo delle disabilità acquisite è popolato da vite da ricostruire, vite da reinventare giorno per giorno: identità e relazioni, funzioni, competenze e potenzialità da ricucire, ridefinire, articolare in modi nuovi e diversi. In questo complesso processo, le Terapie Espressive giocano un ruolo  mportantissimo, a integrazione di programmi psicologici di supporto, fisio-riabilitativi, rieducativi e occupazionali.

Quali emozioni, sentimenti e stati d’animo si nascondono nel cuore di una persona diversamente abile? Come è possibile facilitarla nell’esprimere la sua ricchezza interiore, spesso invisibile, senza che si senta inadeguata e giudicata? Proponiamo un luogo in cui sia possibile mettere in campo liberamente la propria emotività attraverso semplici esercizi di scrittura, oltre i limiti della sintassi. Scrivere, creare narrazioni e testi, non solo come un fine, ma come un mezzo: per organizzare idee e pensieri, confrontarsi, dare un nome a pezzi difficili di sé o della propria vita, e in questo modo guardarli da fuori, da punti di vista diversi. Per misurare nella cornice di un gruppo accogliente e inclusivo i propri vissuti e dar loro voce, attraverso una parola, una storia, un personaggio, uno stile.

Negli ultimi anni la sensibilità sociale ha accresciuto l’interesse nei confronti dell’autismo. Un disturbo complesso, caratterizzato da uno spettro sintomatologico vastissimo e variegato e da livelli di gravità diversissimi, tanto da rendere suggeribile parlare piuttosto di “autismi”. Un quadro patologico che segna profondamente le vite delle persone che ne sono affette e quelle delle loro famiglie; che chiama comunità e servizi a una presa in carico specialistica. Per prevenire e riabilitare, supportare e rafforzare, esplorare e approfondire le potenzialità espressive e comunicative, relazionali e di autoconsapevolezza psico- emotiva, propriocettiva e senso-motoria della persona autistica. In questa direzione, le terapie espressive possono giocare un ruolo decisivo.

Il mondo delle disabilità è sempre più presidiato da servizi capillari e reti territoriali. In particolare, crescono l’investimento sociale e l’aspettativa nei confronti di enti e amministrazioni, nella direzione di garantire il diritto alla salute delle persone diversamente abili. Ciò si traduce in un’enfasi sempre maggiore sugli aspetti biomedici e igienico-sanitari, fondamentali per la promozione del benessere degli utenti. Ma la presa in carico medico-sanitaria può e deve essere integrata e rafforzata dal contributo delle terapie espressive, portatrici di un lavoro di approfondimento e rafforzamento delle questioni relative all’efficacia educativa, al senso dell’intervento clinico, alla psicologia, al comportamento e all’universo quotidiano d’esperienza delle persone con diverse abilità.